Il territorio, innanzitutto. Bio&Geo e La Banca del Sole insieme
per l’efficientamento energetico e la diffusione delle energie
rinnovabili.
Il protocollo d’intesa, firmato nella sede di via Mario
Carli, 64 de La Banca del Sole, a San Severo (FG), ha l’obiettivo di
promuovere una sinergia costruttiva alle Amministrazioni Locali di
Capitanata, sempre più attive grazie alle opportunità offerte dalla
green economy. Sono diverse e rilevanti le iniziative che Bio&Geo e
La Banca del Sole hanno in cantiere, tra cui l’intenzione di recupero e
rilancio di aree aziendali dismesse, dove i costi energetici delle
attività saranno ottimizzati grazie all’energia prodotta da micro
cogeneratori, micro e mini eolico e fotovoltaico a concentrazione.
“La
nostra filosofia è che l’energia ancor prima di produrla va risparmiata
̶ dichiara Nico Palatella, general manager di Bio&Geo, che
continua ̶ grazie al nostro staff tecnico e alla collaborazione con
l’Assessorato alle Fonti Energetiche e l’Ambiente della Provincia di
Foggia, la BCC di San Giovanni Rotondo e, ora, con
gli amici de La Banca
del Sole, proporremo al territorio soluzioni di efficientamento
energetico come l’uso di lampade a led per l’illuminazione pubblica, la
diffusione delle energie rinnovabili e la promozione della mobilità
sostenibile”.
Giancarlo Dimauro presidente de La Banca del Sole:
“Insieme a Bio&Geo proporremo soluzioni ad alta tecnologia con alta
resa, impiegando risorse umane del territorio e favorendo le stesse per
generare lavoro specializzato e qualificato”. Continua: “È nostra
intenzione dare impulso alla Borsa Green Locale e Sostenibile, un
contenitore dell'innovazione dove quotare le aziende più virtuose,
rendendole appetibili agli occhi di investitori e imprenditori locali e
non, efficientandole energicamente e concedendo loro il bollino di
azienda green”.
Anche il comparto agricolo rientra nei progetti di
Bio&Geo e La Banca del Sole. I due partner hanno il fine di testare
la possibilità di adottare sui territori di competenza rotazioni
colturali sostenibili dal punto di vista ambientale (ridotto uso di
fertilizzanti chimici, minime lavorazioni, salvaguardia e ripristino
della sostanza organica del terreno), finalizzate alla produzione di
materie prime per l’alimentazione umana, la zootecnica e la produzione
di biomasse per energia rinnovabile, oltre all’utilizzo di cascami,
residui agricoli e da allevamento, scarti di lavorazione industriale di
trasformazione, al fine di produrre energia elettrica, termica e
biocarburanti.
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