tag:blogger.com,1999:blog-10056422403483528052023-11-16T05:03:39.980-08:00Bio&geo FoggiaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-46658875678364976412014-01-03T04:28:00.005-08:002014-01-03T04:29:41.312-08:00Facciamo chiarezza sul fotovoltaico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcECquOR8i5TTCpKvgwbqhyphenhyphen03uH-6TSULNO7m4jDgvnk0eOnnE9mt_S3pBlJGEC2FR8PRh_RoVQLUOu-iWGLlIvRXm3KxWKA1P5mRljSp-b5bcLJPotSFRtqHgywjnKp-keGDP6JS1qkQ/s1600/000+0+str.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcECquOR8i5TTCpKvgwbqhyphenhyphen03uH-6TSULNO7m4jDgvnk0eOnnE9mt_S3pBlJGEC2FR8PRh_RoVQLUOu-iWGLlIvRXm3KxWKA1P5mRljSp-b5bcLJPotSFRtqHgywjnKp-keGDP6JS1qkQ/s320/000+0+str.jpg" width="320" /></a></div>
I vantaggi di un impianto fotovoltaico e i programmi di incentivi attualmente in vigore<br />
<br />
Un impianto fotovoltaico permette di trasformare l’energia solare in energia elettrica pulita, istantaneamente e senza il ricorso ad alcun tipo di combustibile.<br />
<br />
Installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione o azienda vuol dire ottenere un risparmio netto in bolletta e dare un’importante mano all’ambiente. Grazie all’impianto fotovoltaico, infatti, nessuna emissione viene rilasciata nell’atmosfera e l’inquinamento da CO2 viene ridotto di circa 500gr ogni KWh prodotto. Inoltre, gestione e manutenzione dell’impianto sono ridotte al minimo.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Per poter installare un impianto fotovoltaico è necessario soddisfare 2 requisiti fondamentali: la superficie disponibile e l’esposizione alla radiazione solare.<br />
<br />
Grazie allo studio di fattibilità sarà possibile verificare al presenza dei requisiti e stabilire il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico (la superficie coperta dai moduli), che va definito sulla base dei consumi di energia elettrica del cliente e sulla base della finalità dello stesso, ovvero:<br />
<br />
•Regime di scambio sul posto: impianti finalizzati all’utilizzo dell’energia prodotta per i propri fabbisogni (risparmio energetico)<br />
<br />
•Regime di vendita: impianti finalizzati alla vendita dell’energia prodotta<br />
<br />
Nonostante il Conto Energia (il programma statale di incentivi che remunerava l'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici) non sia più in vigore è comunque prevista la possibilità di detrarre le spese dell’impianto fino al 50% grazie al bonus ristrutturazioni.<br />
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<b><a href="http://www.impianticagliari.it/impianti-fotovoltaici/" target="_blank"><span style="color: #274e13;">I vantaggi di un impianto fotovoltaico</span></a></b>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-20230985256987928312013-08-01T08:11:00.000-07:002013-08-01T08:15:30.733-07:00L'uovo di Colombo e la scoperta dell'acqua calda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
<a href="http://greenme.it/images/immagini-blog/16427/pannello-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="pannello scaldacqua" border="0" height="240" src="http://greenme.it/images/immagini-blog/16427/pannello-2.jpg" width="320" /></a>Non c’è niente di meglio di una doccia calda per rilassarsi dopo una giornata intensa di impegni. Quante volte abbiamo sentito o pensato ciò? Stanchi, magari di cattivo umore o, semplicemente, con i pensieri che girano a mille nella testa, ci rifugiamo nella nostra intimità ritagliando un piccolo lembo di tempo da dedicare a noi stessi. L’acqua calda rilassa il corpo e rigenera la mente, ci catapulta per pochi istanti in una dimensione ovattata e lontano dal tran-tran giornaliero, dando nuova linfa cui attingere.</div>
<a name='more'></a><br />
Ma l’acqua calda serve anche per cuocere gli alimenti, lavare vestiti o stoviglie, riscaldare i termosifoni: è un elemento cui difficilmente possiamo e vogliamo fare a meno. È così naturale aprire il rubinetto e vederla scorrere che quando manca entriamo in panico. Accendere l’interruttore della caldaia a metano o sostituire la bombola del gas sono diventati gesti così consuetudinari che, difficilmente, ci chiediamo da dove provenga la fonte energetica che ci consente di riscaldare l’acqua per la pasta.<br />
<br />
L’Italia è un paese con poche risorse primarie, che deve importare dall’estero. Eppure, una fonte energetica gratuita, pulita e a portata di mano è proprio sulla testa di tutti gli italiani: il sole. Il Belpaese ha il vantaggio di godere una posizione geografica che consente un irradiamento solare favorevole all’impiego del solare termico. È la scoperta dell’acqua calda nel “paese del sole”.<br />
<br />
Nonostante ciò, Germania e Austria favoriscono appieno questa tecnologia, noi italiani, invece, sfruttiamo il sole per un altro importante quanto vitale uso: la tintarella. Ironia a parte, un impianto solare termico è una buona soluzione da affiancare alla caldaia a gas, perché garantisce sia il risparmio energetico, dato che favorisce un minor consumo del combustibile, sia il risparmio economico, come logica conseguenza.<br />
<br />
In tempi di crisi economica, però, fare i conti alle già disastrate tasche degli italiani sarebbe fuori luogo; anche in questo caso la soluzione è a portata di mano: il fai-da-te. Spulciando sul web oppure su youtube è facile trovare decine di filmati o corsi di formazione su come costruire un impianto solare termico domestico, riutilizzando materiali destinati alla discarica, con grande beneficio per l’ambiente e alla faccia del consumismo. Ragionando un solo attimo, il solare termico è il classico uovo di Colombo che, supportato da un’opportuna legislazione e da una seria campagna di comunicazione sui benefici sia per l’ambiente che per il portafoglio, contribuirebbe di non poco non solo all’abbattimento della CO², ma favorirebbe anche l’indotto industriale, con nuovi posti di lavoro in tempi di recessione economica. Scusate se è poco.<br />
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<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>FONTE: Giorgio Ventricelli </b></span>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>Blog EnergiAlternativa/Greenme.it</b></span></div>
<a href="http://greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/733-luovo-di-colombo-e-la-scoperta-dellacqua-calda" target="_blank">http://greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/733-luovo-di-colombo-e-la-scoperta-dellacqua-calda</a><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-64979940212711660022013-07-10T02:21:00.000-07:002013-07-10T02:21:13.159-07:00Efficienza e risparmio energetico: la via alla sostenibilità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZUrDK4SuL4b7TKPUA4azLTEhSUXmHEplM5xKCcdgeviTWMZhg807Xyw4cEJNp6UDvMqLAHbxxneQTsYKUjLieooYfwv7HnddtMrbMW90NKA2iEzDowbCbC7DATctMyQgKZddPTdFvSDU/s1600/00ee.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZUrDK4SuL4b7TKPUA4azLTEhSUXmHEplM5xKCcdgeviTWMZhg807Xyw4cEJNp6UDvMqLAHbxxneQTsYKUjLieooYfwv7HnddtMrbMW90NKA2iEzDowbCbC7DATctMyQgKZddPTdFvSDU/s320/00ee.jpg" width="320" /></a></div>
Nell’ultimo World Energy Outlook 2012 l’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea) ha stimato che, al 2035, lo sviluppo delle politiche di efficienza potrebbe ridurre i consumi energetici di quasi un quinto. E che in poco più di 10 anni il taglio alle emissioni potrebbe essere di un terzo. Lo scenario non è dunque dei migliori e l’efficienza energetica si conferma come una scelta chiave e, di fatto, obbligata. Ecco perché Hera ha scelto di parlarne nel nuovo Dossier, on line da oggi su www.gruppohera.it/dossier: se non si interviene, aumenteranno in modo sostanzioso consumi globali e inquinamento. E sul lungo periodo crescerà anche la temperatura media mondiale, di almeno 3,6 gradi centigradi. Link diretto: <a href="http://www.gruppohera.it/gruppo/com_media/dossier_efficienzaenergetica" target="_blank"><span style="color: #38761d;">www.gruppohera.it/gruppo/com_media/dossier_efficienzaenergetica</span></a>.<br />
<a name='more'></a><br /><b>Basta poco per fare molto: consigli per il risparmio energetico</b><br />Il 3% dell’energia consumata in Italia finisce nel bidone della spazzatura. Ridurre gli sprechi, anche quelli alimentari, spegnere gli stand by, utilizzare meno il condizionatore in estate: nel Dossier sull’efficienza energetica ampio spazio è dedicato ai consigli per risparmiare energia. Per esempio, spegnare i led degli stand by degli elettrodomestici di casa è un buon primo passo. Oppure, usare meno l’auto e fare la spesa con intelligenza per evitare sprechi, perché anche buttare cibo non consumato equivale a sprecare energia.<br /><br /><b>Efficienza energetica: l’impegno di Hera</b><br />La multiutility è fra le pochissime realtà italiane citate nel Rapporto 2013 dell’Iea, che illustra le migliori esperienze mondiali di risparmio energetico. Il Gruppo Hera, infatti, nel 2012 ha promosso oltre venti progetti di efficienza energetica che, nell’arco della loro vita, saranno in grado di generare un risparmio complessivo di oltre 150 mila tonnellate di petrolio equivalente (Tep), pari a 800 milioni di KWh. Più o meno il consumo di 70 mila famiglie per 5 anni.<br /><br /><b>Mobilità elettrica e smart grid</b><br />Una smart grid è una rete intelligente, in grado di prevenire e minimizzare gli impatti dei guasti, di gestire con flessibilità gli sbalzi di carico che derivano dall’immissione in rete dell’energia proveniente da fonti rinnovabili legate a condizioni meteo, come i pannelli fotovoltaici. Una rete in grado, in futuro, di dialogare con i clienti. E’ la sfida a cui Hera, come operatore del settore, sta cercando di rispondere in maniera adeguata, in particolare nei territori di Modena e Imola dove è proprietaria delle reti elettriche.<br /><br />Tutti i numeri del Dossier sono sempre consultabili on line sul sito della multiutility <a href="http://www.gruppohera.it/dossier" target="_blank"><span style="color: #38761d;">www.gruppohera.it/dossier</span></a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-33326668380835201752013-07-08T14:36:00.000-07:002013-07-08T14:36:09.914-07:00Greenpeace: le rinnovabili segnano nuovi record<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0b-VR0mMAgY7jccBa7USbGkpeIe5imKglSBIlKo8oD9bHrQH_IUM9jZ94ziIJpXyDPKXXzj7LtMx8o7mwq21-QpuNl9mHLWbVlC-Ekzq7DTep8tWJZLtVDg_2yIpyBDEHzD5iCgfLIlo/s1600/00en.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0b-VR0mMAgY7jccBa7USbGkpeIe5imKglSBIlKo8oD9bHrQH_IUM9jZ94ziIJpXyDPKXXzj7LtMx8o7mwq21-QpuNl9mHLWbVlC-Ekzq7DTep8tWJZLtVDg_2yIpyBDEHzD5iCgfLIlo/s320/00en.jpg" width="320" /></a></div>
Avanzano le fonti rinnovabili che in Italia fanno segnare un nuovo record: nel mese di giugno (dati Terna) le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda. Il confronto con giugno dello scorso anno evidenzia che la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 per cento al 50,2 per cento, mentre i consumi complessivamente sono diminuiti del 6,2 per cento. Mentre fotovoltaico, eolico e idroelettrico fanno registrare livelli record di produzione, la produzione termoelettrica crolla (-22,8 per cento), con impianti a gas e – dato parzialmente inedito – anche a carbone, in netto calo. Lo rende noto oggi Greenpeace.<br />
<a name='more'></a><br />I dati di giugno sono peraltro la conferma di una tendenza registrata finora lungo tutto il primo semestre del 2013. Con una produzione in calo del 4,1 per cento, il comparto termoelettrico ha registrato una contrazione del 16,3 per cento mentre idroelettrico (+37,9 per cento), eolico (+31,4 per cento) e fotovoltaico (+15,2 per cento) sono cresciute significativamente, rappresentando il 41 per cento della produzione nazionale (+9,6 per cento rispetto al 2012). Lo scorso 16 giugno hanno coperto il 100 per cento del fabbisogno nazionale, azzerando per due ore il costo dell’elettricità.<br /><br />“L’evoluzione è chiarissima. Avanzano le fonti rinnovabili e arretrano le fossili. Viene da chiedersi se la politica ne sia al corrente – afferma Andrea Boraschi, responsabile dalla campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – Mentre la generazione di energia pulita, che fa risparmiare sull’import di fonti fossili, crea lavoro e azzera le emissioni inquinanti, è oramai in grado di dare un contributo essenziale al fabbisogno del Paese, da più parti giungono segnali inquietanti, di fondi a pioggia per premiare produzioni vecchie e inefficienti, sempre più incapaci di tenere il mercato”.<br /><br /><a href="http://www.helpconsumatori.it/" target="_blank"><span style="color: #274e13;">www.helpconsumatori.it</span></a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-83964905093681194962013-07-06T12:49:00.000-07:002013-07-06T13:06:15.285-07:00Le energie rinnovabili muovono l'Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJm_fKgj6sNYTPvuafUt4oJ5iSERH3ED9Upg-hlyqh6J-EbzYT2VOJ56apecJtV2w2v-6UYIvZDX4r1LS2edsD1ZetRH_gVttHUCtH-U5f_K6_wN5Y32rwT9rs1lsfnc8VP4v6TlIsQuI/s1600/00strategia-energetica-500x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJm_fKgj6sNYTPvuafUt4oJ5iSERH3ED9Upg-hlyqh6J-EbzYT2VOJ56apecJtV2w2v-6UYIvZDX4r1LS2edsD1ZetRH_gVttHUCtH-U5f_K6_wN5Y32rwT9rs1lsfnc8VP4v6TlIsQuI/s320/00strategia-energetica-500x300.jpg" width="320" /></a></div>
Due ore ovvero centoventi minuti, oppure se preferite settemiladuecento secondi: è stato questo il lasso di tempo in cui l'Italia è riuscita "ad andare ad energia rinnovabile". Tanto è accaduto domenica 16 giugno nell'Anno del Signore Energetico 2013. Solare, eolico e idroelettrico, il tridente delle meraviglie, hanno prodotto per la prima volta nella storia del Belpaese il 100% del fabbisogno energetico nazionale, esclusivamente da fonti rinnovabili.<a name='more'></a>Com'è potuto accadere? Il PUN, il prezzo d'acquisto dell'energia elettrica, è sceso a zero su tutto il territorio nazionale, pertanto all'ingrosso l'elettricità non ha avuto costo. Ma perché? il PUN è un prezzo in acquisto che si forma sul mercato elettrico italiano a seguito di aste, che coprono la richiesta energetica prevista ora per ora, con l'energia offerta da vari operatori. Dato che nelle aste è l'offerta più economica quella vantaggiosa, mentre quella più costosa determina il prezzo orario, le energie rinnovabili sono economicamente vantaggiose perché sono offerte a prezzo zero.<br /><br />In realtà, solare ed eolico, due fonti rinnovabili "non programmabili", perché legate al ciclo orario del sole e all'attività del vento, sono offerte a prezzo zero, ma non rischiano di non essere selezionate perché non hanno costi di combustibile da coprire e il loro prezzo viene determinato dalla fonte che determina il prezzo d'asta. In sostanza, hanno il fine di far abbassare i costi, e il 16 giugno nell'Anno del Signore Energetico 2013 è accaduto che sul mercato italiano c'erano solo le rinnovabili.<br /><br />In una recente intervista su QualEnergia, Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesy, ha dichiarato che: “La capacità di offerta delle rinnovabili in Italia sembra garantire ormai in termini di domanda istantanea una copertura del 100% di rinnovabili in quei momenti in cui il fabbisogno è basso come nelle domeniche primaverili ed estive”, ma chiarisce: “Comunque, l’evento istantaneo non può essere preso come riferimento per una gestione oculata del mercato elettrico, che ha bisogno, ora più di prima, di un nuovo market design alla luce di una struttura dell’offerta in profondo mutamento”.<br /><br />Nonostante tutto, il risultato è significativo, perché la diffusione delle rinnovabili è un dovere morale per la salvaguardia delle generazioni future e dell'ambiente in cui vivranno, dato che il petrolio non è una risorsa infinita e ben sappiamo quali danni arreca alla salute del pianeta; le rinnovabili costano meno, pertanto, da un punto di vista economico incentivarle per un serio piano energetico nazionale di lungo periodo è un'investimento obbligatorio, visto che le rinnovabili tengono bassi i prezzi dell'elettricità e sono l'unica vera alternativa ad un sistema energetico ancorato alla Seconda Rivoluzione Industriale.<br /><br />Cosa possiamo fare noi consumatori? sicuramente, scegliere un fornitore che produca davvero energia da fonti rinnovabili; promuovere all'interno delle nostre economie domestiche l'efficientamento energetico, ovvero, oltre alle lampade a risparmio energetico che ormai hanno preso il posto delle classiche lampadine ad incandescenza, è necessario acquistare elettrodomestici con classe di consumo energetico A, che assicurano un notevole risparmio di elettricità; mettere in opera interventi di efficienza energetica per gli edifici che godono del 65% di detrazione fiscale.<br /><br />FONTE<br /><br />GIORGIO VENTRICELLI<br />
BLOG GREENME.IT/ENERGIALTERNATIVA<br /><br /><a href="http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/1050-le-energie-rinnovabili-muovono-l-italia" target="_blank">http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/1050-le-energie-rinnovabili-muovono-l-italia </a><br />
<b></b>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-35022174775942777142013-07-02T06:19:00.000-07:002013-07-02T06:19:39.380-07:00Gli aquiloni e le fattorie del vento<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.greenme.it/images/immagini-blog/16427/kites-Energy-Generators.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" height="240" src="http://www.greenme.it/images/immagini-blog/16427/kites-Energy-Generators.jpg" style="display: block;" width="320" /></a>Chi non mai giocato con l'<strong>aquilone</strong>? semplice da
costruire, facile da usare, è un passatempo che accomuna grandi e
piccini, rispetta l'ambiente ma soprattutto impiega una grande risorsa
che la natura produce gratuitamente e in abbondanza: il <strong>vento</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come spesso accade, il confine tra <em>ludus</em> e <em>opinio</em> può essere molto sottile. Ne sono un esempio gli <a href="http://www.youtube.com/watch?v=YoYru_BMbpg" rel="nofollow">aquiloni verdi</a> ideati e progettati dall'italianissima <a href="http://kitegen.com/" rel="nofollow" title="Kite Gen">Kite Gen </a>che ha trasformato "un gioco" nella possibilità di produrre nuova energia elettrica impiegando il <a href="http://kitegen.com/prodotti/dati-sul-vento/" rel="nofollow">vento in alta quota</a>. Forse, neanche Eolo avrebbe mai pensato che tra le bianche nubi che solcano l'azzurro del cielo si potesse nascondere un vero <em>el dorado</em>
di energia pulita a basso costo. </div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea è tanto semplice quanto
rivoluzionaria: un aquilone collegato ad una macchina tramite due cavi
viene spinto ad alta quota grazie all'azione di due potenti ventilatori,
fino a raggiungere la corrente d'aria da catturare; la macchina
interagisce con il vento e lavora come un gigantesco yo-yo, producendo <strong>energia cinetica</strong> che sarà poi trasmessa a terra attraverso le funi, dove un alternatore convertirà tutto in <strong>energia elettrica</strong>. Gli aquiloni sono stati progettati sulla falsa riga di quelli impiegati da chi pratica lo sport del <strong>parapendio</strong>.
Attraverso sofisticati sensori connessi a un computer, gli aquiloni
possono catturare venti di intensità molto superiore a quella raccolta
dalle <strong>pale eoliche</strong> tradizionali. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto, non sarebbe così difficile immaginare <strong>fattorie del vento</strong>
realizzate con questa tecnologia, dove decine e decine di colorati
aquiloni potrebbero prendere il posto degli animaletti tanto cari allo
zio Tobia e trasformare la vecchia fattoria in una <em>factory</em> moderna dove generare <a href="http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=HMQwYkZEaMk" rel="nofollow">eolico da alta quota</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>FONTE: Giorgio Ventricelli </b></span>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>Blog EnergiAlternativa/Greenme.it</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b> </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/737-gli-aquiloni-e-le-fattorie-del-vento" target="_blank"><span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"> http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/737-gli-aquiloni-e-le-fattorie-del-vento</span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b> </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b> </b></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0Foggia FG, Italia41.4621984 15.54463020000002941.4145979 15.463949200000028 41.5097989 15.625311200000029tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-5247022025292993772013-06-27T03:51:00.004-07:002013-06-27T03:51:52.282-07:00Le aziende delle energie rinnovabili<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpiZzCV1WSKhj_lUqnqWCRsl-3gb9he_zGM8x-yMG9PITSqKukrRgRtz1LN1PhNklqFIqGGenv0hdBcMyCD67H-g8oHp1P_OF29kXVA78MaPz9Uy9Qqzqt-GBwWslq4L_bWedaJ564GZY/s1600/00energia-rinnovabile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpiZzCV1WSKhj_lUqnqWCRsl-3gb9he_zGM8x-yMG9PITSqKukrRgRtz1LN1PhNklqFIqGGenv0hdBcMyCD67H-g8oHp1P_OF29kXVA78MaPz9Uy9Qqzqt-GBwWslq4L_bWedaJ564GZY/s320/00energia-rinnovabile.jpg" width="320" /></a></div>
Aziende energie rinnovabili: sono piccole, medie e grandi aziende che producono l’energia da fonti rinnovabili.<br /><br />L’energia rinnovabile può rappresentare per un’azienda un valido investimento.<br /><br />Le energie rinnovabili:<br /><br />Le energie rinnovabili sono prodotte da fonti di energia derivanti da particolari risorse naturali che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o non sono “esauribili” nella scala dei tempi “umani” e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le stesse risorse naturali per le generazioni future.<br />
<a name='more'></a><br /> <b>BIOMASSA</b>: con il termine biomassa s’intende la frazione biodegradabile dei prodotti, dei rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.<br /> <b>BIOGAS</b>:Con il termine biogas si intende una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte, 50% – 80%,metano) prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria. L’intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, producendo anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano(metanizzazione dei composti organici ).<br /> <b> ENERGIA SOLARE</b>:E’ la fonte primaria di energie rinnovabili sulla Terra,e rende possibile la vita. Viene normalmente utilizzata dagli organismi che eseguono la fotosintesi, detti anche “vegetali” . Dal sole derivano più o meno direttamente quasi tutte le altre fonti energetiche disponibili all’uomo quali i combustibili fossili, l’energia eolica, l’energia del moto ondoso, l’energia idroelettrica, l’energia da biomassa con le sole eccezioni dell’energia nucleare, dell’energia geotermica e dell’energia delle maree.<br /><br />L’energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare calore (solare termico).<br /><br /> <b> ENERGIA GEOTERMICA</b>: Viene generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sullo sfruttamento del calore naturale della Terra (Gradiente geotermico) dovuto all’energia termica rilasciata in processi di decadimento nucleare naturale di elementi radioattivi quali l’uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all’interno della terra. Studi specifici hanno dimostrato che con il solo geotermico si potrebbe soddisfare il fabbisogno energico planetario per i prossimi 4000 anni.<br /> <b> ENERGIA EOLICA</b>: l’energia eolica è il prodotto della conversionedell’energia cinetica del vento in altre forme di energia,elettrica o meccanica.Abbondante, rinnovabile, ampiamente distribuita, pulita, non produce gas a effetto serra. E nonostante sia intermittente, in quanto dipende dalla presenza di un’adeguata quantità di vento, la sua diffusione in termini di kilowattora prodotti al mondo sta comunque crescendo continuamente nel tempo.<br /><br /><b>Maggiori aziende e paesi produttori di energia nel mondo:</b><br /><br />Aziende energie rinnovabili nel mondo:<br /><br />I maggiori produttori di energia nel mondo sono USA, Francia, Giappone, Germania.<br /><br />Negli USA le più importanti aziende produttrici di energia sono la General Electric Company e la Enron.<br /><br />Le più importanti aziende produttrici di energia Francesi sono EDFe GDF SUEZ.<br /><br />La più importante azienda produttrice di energia Giapponese è la Japan Power Atomic.<br /><br />La più importante azienda produttrice di energia Tedesca è la RWE AG.<br /><br />Nel mondo ci sono molteaziende energie rinnovabili.<br /><br />La francese EDF con la sezione “Energies Nouvelle du Monde” (ENM)che produce energie rinnovabili.ENM è presente soprattutto neiPaesi europeicon un più forte potenziale di sviluppo per le energie rinnovabili,in particolare per quella eolica. EDF possiede il più grande parco eolico d’Europa, a Ventominho, in Portogallo(con una capacità di 240 MW).Oltre all’eolico e al solare, il gruppo si è sviluppato anche nei comparti della biomassa e dei piccoli progetti idroelettrici.<br /><br />GDF SUEZ RINNOVABILI:<br /><br />GDF SUEZ Rinnovabili è la società del Gruppo in Francia che si occupa della costruzione, gestione e manutenzione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Come EDF ancheGDF SUEZ è specializzata nell’energia eolica ma si espande anche nei settori fotovoltaico ed idroelettrico<br /><br /><b>ASSOCIAZIONI ITALIANE ENERGIA RINNOVABILE</b><br /><br />APER ( Associazione Produttori Energia Rinnovabile)<br /><br />L’ APER riunisce e rappresenta le aziende energie rinnovabili e i produttori di energia da fonti rinnovabili, offrendo assistenza tecnica e normativa ai suoi associati riguardo al processo di realizzazione e gestione degli impianti.<br /><br />APER contribuisce alla promozione dell’energia rinnovabile nel nostro paese, nel rispetto del principio di sostenibilità. In qualità di associazione dei produttori tutela gli interessi dei produttori da fonti rinnovabili e partecipa al processo di definizione della normativa di settore. Fornisce assistenza agli associati, con la preparazione di iniziative orientate alla formazione e le collaborazioni strette con enti ed istituzioni nazionali e comunitarie.<br /><br />FIPER ( Federazione Italiana Produttori di Energia Rinnovabile )<br /><br />Dalla sua costituzione, FIPER è diventata punto di riferimento per leaziende energie rinnovabili che avviano e gestiscono impianti di teleriscaldamento a biomassa in Italia,grazie alla tenacia e alla perseveranza propri della cultura montana.<br /><br />Gli impianti FIPER sono progetti “su misura” basati sulla reale domanda di energia locale e sulla disponibilità di biomassa in filiera corta,derivante dalla manutenzione dei boschi, dagli avanzi di segheria, dalla potature agricole e forestali.<br /><br />Attualmente FIPER riunisce 78 impianti di teleriscaldamento e 26 impianti a biogas agricolo.<br /><br /><b>AZIENDE ENERGIE RINNOVABILI ITALIANE:</b><br /><br />“Sebigas”<br /><br />In linea con l’attenzione che oggi viene rivolta alle fonti rinnovabili di energia, la produzione di biogas centra l’obiettivo primario di ridurre le emissioni di CO2 conciliando i benefici economici con quelli ecologici. SEBIGAS offre soluzioni più idonee alle molteplici e specifiche esigenze di ogni realtà.<br /><br />TCVVV: azienda di energie rinnovabili che si occupa di teleriscaldamento in Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica.<br /><br />Ecotermica piemontese: teleriscaldamento e cogenerazione; risparmio energetico; innovazione e ricerca in campo energetico; energie alternative e rinnovabili.<br /><br />Bioenergia Fiemme: Azienda con sede a Cavalese che opera nel settore del teleriscaldamento.<br /><br />Se telefonare significa parlare a distanza,teleriscaldare significa riscaldare a distanza.<br /><br />L’utilizzo del teleriscaldamento permette di usufruire di notevoli vantaggi rispetto alle forme tradizionali di riscaldamento (metano, gpl, gasolio).<br />L’acqua surriscaldata non è combustibile, la caldaia è costituita da uno scambiatore di calore.<br />Quindi assenza di fiamma e maggior sicurezza per l’edificio, nessun vincolo di normativa antincendio da parte dei Vigili del fuoco (vedi legge n. 46 del 1990), con conseguente maggior libertà di posizionamento della centrale termica e possibilità di migliorare la distribuzione interna ai locali abitativi.<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-20228235580014836952013-06-27T02:45:00.001-07:002013-06-27T02:45:29.070-07:00Anche in Puglia è tempo di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5YJz_H97rvVpyBhm4ecdHLV6-LqxAHvTD7O1agVJ_90lIHrVFeYPjp2uXYt7L-zfN0k_pgk31_P0KdBzbW2nia5rtKj9YqUDgW1gF2VudtetZtgtRikvtrEHickRl80QRosu9k6z4JTM/s1600/00aa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5YJz_H97rvVpyBhm4ecdHLV6-LqxAHvTD7O1agVJ_90lIHrVFeYPjp2uXYt7L-zfN0k_pgk31_P0KdBzbW2nia5rtKj9YqUDgW1gF2VudtetZtgtRikvtrEHickRl80QRosu9k6z4JTM/s320/00aa.jpg" width="320" /></a></div>
Si svolgerà a Bari, giovedì 27 Giugno 2013, a partire dalle ore 10.00, presso la Sala del Consiglio Regionale, il Convegno Nazionale dal titolo “Anche in Puglia è tempo di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate”.<br /><br />Un incontro che nasce dalla sollecitazione del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del P.O.N. - G.A.S. 2007/2013, alle Regioni Convergenza, a sviluppare il tema delle A.P.E.A. quale strumento di efficienza ambientale e rilancio economico.<br /><br />Le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate rappresentano, infatti, la migliore garanzia per vivificare le caratteristiche imprenditoriali che nel passato hanno rappresentato il successo del modello italiano - la piccola e media impresa - attraverso la costruzione di nuove “reti di impresa”, territoriali e tematiche.<br />
<a name='more'></a><br />In tale contesto le APEA rappresentano un modello innovativo ed efficace di supporto alla produzione, alla competitività e all’innovazione perché:<br /><br />- favoriscono l’unione degli aspetti gestionali, organizzativi e relazionali, esternalizzando e condividendo i processi no-core e, in ciò, beneficiando delle economie di scala, di una governance sostenibile e della semplificazione nelle autorizzazioni e nei controlli ambientali;<br /><br />- rendono più agevole per le singole imprese insediate, grazie all’approccio cooperativo e territoriale, il rispetto delle normative ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro, così come la loro adesione agli schemi di certificazione ambientale e sociale.<br /><br />Sarà il Presidente di Cresme Consulting, Roberto Mostacci a illustrare le “linee guida del Ministero dell’Ambiente e le prospettive di sviluppo economico”, seguito dai contributi di Stefano Ciafani, Vice Presidente di Legambiente “L’Apea quale risposta efficiente alla sostenibilità ambientale” e da Pasquale Orlando della Regione Puglia “Le prospettive del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020”.<br /><br />A seguire gli interventi di: Gian Maria Gasperi del Club EMAS e ECOLABEL Puglia “La certificazione ambientale dei cicli produttivi in aree industriali; Daniele Borrelli del GAL MERIDAUNIA “Compatibilità energetica e ambientale nell’ECOCLUSTER per l’incubatore di Candela”; Francesco Petrera di AFORIS IMPRESA SOCIALE ”La problematica del coordinamento delle microaree industriali pugliesi”; Lorenzo Ferrara del D.I.P.A.R. - Distretto Produttivo Regionale Ambiente “Il ruolo del distretto nei processi di ambientalizzazione delle aree produttive” e di Giuseppe Rubino, Dirigente del Servizio Energia della Regione Puglia “Azioni di sostegno dei consorzi industriali pugliesi”.<br /><br />Chiuderà i lavori Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico - Competitività, Reti e Infrastrutture, Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia.<br /><br />Per inderogabili esigenze organizzative la partecipazione è consentita solo previa manifestazione d’interesse, realizzata con l’allegata scheda.<br /><br />PER INFO<br /><a href="mailto:comunicazione@aforis.it">comunicazione@aforis.it</a><br />tel. 0881/633019 fax 0881/687652<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-71884535036303686612013-06-21T05:32:00.000-07:002013-06-27T02:42:29.120-07:00Dove si ricicla una lampada a risparmio energetico?<br />
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img alt="" height="240" src="http://www.greenme.it/images/immagini-blog/16427/IMG_3653-Copia.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="320" /></div>
“<b>M’illumino di immenso</b>”, scrisse Giuseppe Ungaretti
nelle trincee della Grande Guerra dopo che la luce del primo mattino
illuminò il mare di Trieste. Se questa luce fosse stata a risparmio
energetico cosa avrebbe potuto scrivere il celebre poeta? Forse “<b>m’illumino di meno</b>”. Il gioco di parole aiuta ad entrare in un racconto che vede protagoniste le <b>lampade a risparmio energetico</b> e il loro corretto smaltimento.<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a>Ogni anno, in Italia circa <b>centoventi milioni di lampade</b>
a basso consumo di energia vengono immesse sul mercato. Insieme a
piccoli e grandi elettrodomestici come frigoriferi e computer, sono un
rifiuto classificato<b> RAEE</b>. Importante è il loro <b>recupero e il corretto smaltimento</b>, visto che il <b>95% </b> <b>di una lampada può essere riciclato</b>. Ma a chi deve
rivolgersi un cittadino che vuole riciclare una lampada a risparmio
energetico? Qui, inizia il racconto.<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo a <b>Bari</b>, e il
mare della città pugliese prende il posto di quello del Golfo di
Trieste. In una giornata uggiosa dove una fine pioggerellina fa da
scenografia, cerchiamo un contenitore per conferire le nostre cinque
lampade a risparmio energetico esauste. Ci rechiamo presso <b>cinque punti vendita di materiale elettronico</b> per acquistare delle lampade e verificare la presenza di un contenitore per il recupero. Cominciamo da un punto vendita <b>Unieuro</b>:
siamo fortunati, al centro assistenza clienti le addette al servizio,
oltre ad essere gentili, con soddisfazione ci dicono che provvedono al
recupero e al successivo trasporto presso il centro di smaltimento. Uno a
zero per l’ambiente e palla al centro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Districandoci nel traffico
tentacolare di Bari, ci rechiamo da <b>Brico Casa Deodato</b>.
Il pareggio è fulmineo: l’addetto alla vendita di reparto ci dice che
non provvedono al ritiro, e non sa neanche indicarci dove poter andare a
gettare le lampade. Riprendiamo la tangenziale barese e raggiungiamo <b>Euronics</b>:
è un classico, l’uno due porta in vantaggio gli avversari nel momento
migliore. Neanche in questo caso le lampade vengono ritirate e le
addette al servizio accoglienza non sanno indicare una soluzione. Fine
del primo tempo e squadre negli spogliatoi. Si riprende senza cambi,
fischio di inizio e via in cerca del pareggio. Ma arriva il tre a uno
che spezza gli entusiasmi: neanche <b>Media World</b> ha
previsto un servizio di ritiro. Siamo ormai agli sgoccioli, ma la voglia
di combattere non viene meno e, nonostante la partita decreti vincitore
l’avversario, in “zona Cesarini” si accorciano le distanze: <b>Leroy Merlin</b>
ha predisposto un cartone dove riciclare le lampade. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Finalmente,
possiamo conferire quattro delle cinque lampadine esauste ancora in
nostro possesso. Non sappiamo quanto un cittadino medio spenderebbe
un’intera mattinata alla ricerca dell’isola ecologica perduta; di fatto,
resta il problema di una <b>scarsa informazione</b>, ma soprattutto della difficoltà nel ricevere un servizio che dovrebbe essere a portata di mano. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>FONTE: Giorgio Ventricelli </b></span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><b>blog EnergiAlternativa/Greenme.it</b></span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/738-dove-si-ricicla-una-lampada-a-risparmio-energetico" target="_blank"> http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/738-dove-si-ricicla-una-lampada-a-risparmio-energetico</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-46266845829703278552013-06-21T00:57:00.000-07:002013-06-27T02:42:01.927-07:00L'elettricità viaggia... su due ruote!<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px;">
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img alt="" height="240" src="http://www.greenme.it/images/immagini-blog/16427/PENELOPE_03.jpg" style="border: 0px none; height: auto; max-width: 100%; vertical-align: middle;" width="320" /></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px;">
Due ruote per la libertà... di muoversi in modo sostenibile per l’ambiente! I più recenti modelli di <b><a href="http://ecoveicoli.it/" rel="nofollow nofollow" style="color: #64882c; cursor: pointer; outline: 0px; text-decoration: none;" target="_blank">scooter elettrico</a> ed ibrido</b> potrebbero bissare quello che fu il primo boom delle due ruote a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, nell'immediato secondo dopoguerra. Dalla diffusione su larga scala delle mitiche <b>Vespa</b> e <b>Lambretta</b>, che hanno cambiato il modo degli italiani di spostarsi da un luogo all’altro delle città e non solo, di strada ne è stata fatta.</div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
Gli scooter elettrici sono <b>silenziosi</b>,<b>rispettano il codice della strada</b>, sono ad <b>impatto zero per l’aria</b> e possono <b>circolare nelle zone a traffico limitato </b>o nelle giornate con targhe alterne; inoltre, godono dell'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. <b>Lombardia</b> e <b>Piemonte</b> prevedono l’esenzione totale anche dopo il quinto anno mentre nelle altre Regioni, a partire dal sesto anno, viene applicata una riduzione del 75%. In più alcune aziende assicuratrici offrono sconti sulle polizze fino al 50%.</div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
Altra novità molto importante riguarda le <b>batterie scarrabili</b>, ovvero è possibile estrarle dallo scooter e <b>ricaricarle comodamente a casa o in ufficio</b> ad una normale presa domestica, risolvendo il problema della ricerca della colonnina o del dover necessariamente possedere un garage o un cortile privato.</div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
Quando si parla di mobilità elettrica qualcuno storce il naso sostenendo che i costi sono troppo elevati rispetto a un normale mezzo a trazione endotermica. Questo è vero ma in parte, perché uno scooter elettrico<b> può percorrere con una ricarica di circa cinquanta centesimi qualcosa come settanta chilometri</b>.</div>
<div style="background-color: white; margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">A conti fatti, oltre le agevolazioni su bollo e assicurazione, lo scooter elettrico ha una manutenzione che prevede solo il cambio delle pastiglie dei freni e dei pneumatici; pertanto, il <b>costo iniziale di acquisto si abbatte entro un anno</b>, a beneficio dell'ambiente e delle tasche.</span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">L'equivalente di 8.000 km/anno percorsi da uno scooter elettrico equivale a circa <b>quaranta euro di ricarica elettrica</b> rispetto ai quasi <b>seicento euro di uno scooter a benzina</b>.</span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Ricapitolando, lo <b>scooter elettrico</b>: non inquina, le batterie sono asportabili e ricaricabili ad una presa domestica da 220 V, bollo e assicurazione sono agevolati, può circolare nelle ZTL e durante i blocchi dovuti alle targhe alterne, ha le stesse prestazioni dei normali scooter a benzina, se non anche superiori, ha scarsa manutenzione, è silenzioso, i costi di acquisto si abbattono entro un anno.</span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Come diceva Totò: «<b>Alla faccia del bicarbonato di sodio!</b>»</span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span></div>
<span style="color: #101011; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">
<div style="text-align: justify;">
<b>FONTE: Giorgio Ventricelli </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>blog EnergiAlternativa/Greenme.it</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/739-lelettricita-viaggia-su-due-ruote">http://www.greenme.it/spazi-verdi/energialternativa/739-lelettricita-viaggia-su-due-ruote</a></div>
</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-25480561428339098902013-03-25T06:00:00.002-07:002013-03-25T06:19:11.019-07:00TERZO WORKSHOP IN GIORNALISMO E COMUNICAZIONE AMBIENTALE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Kkxk_0iRJQnj3si4pbA8RZGweSr8JDTOeBMdOUcyJm4hagx-RIlCpuNumA60elG7iXPmvROoSXTwd_4ryzMwhSb56vuevmPsFFVN03Oj_0-QDXejEzduKDG9DndQ933eejCIQ9jwE7OV/s1600/loc-70x100-ws1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Kkxk_0iRJQnj3si4pbA8RZGweSr8JDTOeBMdOUcyJm4hagx-RIlCpuNumA60elG7iXPmvROoSXTwd_4ryzMwhSb56vuevmPsFFVN03Oj_0-QDXejEzduKDG9DndQ933eejCIQ9jwE7OV/s320/loc-70x100-ws1.jpg" width="224" /></a><i>Si inizia sabato 20 aprile
con il “Laura Conti Day”, per promuovere lo storico corso in
giornalismo ambientale organizzato della rivista mensile La Nuova
Ecologia di Legambiente.</i>
<br />
Si terrà a <b>Lesina (FG)</b> presso il <b>Centro Visite del</b> <b>Parco Nazionale del Gargano</b>, dal <b>20 al 27 aprile</b>, la <b>terza edizione</b> del <a href="https://www.facebook.com/pages/III-Workshop-Giornalismo-e-Comunicazione-Ambientale/353929711390468" target="_blank"><b>workshop</b> <b>Giornalismo e Comunicazione Ambientale</b></a>. Il corso, organizzato e promosso dal giornalista ambientale <b>Giorgio Ventricelli</b>, prevede un percorso formativo di <b>nove moduli didattici</b> e <b>due visite guidate </b>all’interno del Parco Nazionale del Gargano.<br />
I <b>moduli </b>previsti<b> </b>sono: Giornalismo Ambientale,
Geologia Ambientale, Social media e Web 2.0, Diritto Ambientale, Uffici
Stampa e PR, Mangement dell’energia, del paesaggio e dell’ambiente,
Sistemi di gestione ambientale e Greenwashing, Fotografia Ambientale,
Tecniche di ripresa e montaggio video. Le visite guidata, invece, si
terranno sulla <b>laguna di Lesina</b> e presso le sorgenti d’acqua naturale presenti nel territorio di <b>Ischitella</b>.<br />
<a name='more'></a>Il workshop <b>è rivolto</b> a: giornalisti professionisti,
giornalisti pubblicisti, addetti stampa, blogger, studenti universitari,
geologi, avvocati, ingegneri, biologi, agronomi, geografi, fotografi,
cineoperatori, forze di polizia, rappresentanti di associazioni non
profit, impiegati pubblici, operatori di Laboratori e Centri di
Educazione Ambientale, operatori delle aree protette e di siti
storico-archeologici, insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado,
animatori culturali, guide ambientali e speleologiche.<br />
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1005642240348352805" name="more"></a>A differenza delle passate edizioni, sarà possibile sia partecipare
all’intero percorso formativo previsto dal 20 al 27 aprile, sia ai
singoli moduli didattici. In entrambi i casi, sarà rilasciato un <b>attestato di frequenza</b>. Gli iscritti all’<b>Ordine dei Geologi della Puglia</b>, all’<b>Ordine degli Avvocati di Foggia </b>e all’<b>Ordine degli Avvocati di Lucera </b>avranno modo, invece, di acquisire <b>crediti formativi </b>obbligatori per l’aggiornamento professionale.<br />
Il workshop ha il fine di trasferire ai corsisti la conoscenza degli strumenti necessari per il lavoro del <b>giornalista</b> <b>ambientale</b> e del <b>comunicatore ambientale</b>, pertanto, gli <b>obiettivi formativi</b>
sono: imparare ad usare le tecniche giornalistiche per scrivere
notizie, articoli e interviste; conoscere e saper usare i diversi stili
di scrittura giornalistica (web, blog, carta stampata, televisione,
stampa di settore); saper scrivere un comunicato stampa ed organizzare
una conferenza stampa; saper redigere un progetto di comunicazione
ambientale; acquisire le tecniche base di fotografia naturalistica e di
ripresa e montaggio video; conoscere le fonti del diritto ambientale;
acquisire le tecniche di management applicate alla comunicazione
ambientale.<br />
I <b>docenti</b> del workshop sono giornalisti, comunicatori e liberi
professionisti (avvocati, geologi, ingegneri, ricercatori scientifici)
da anni impegnati nel settore ambientale e con significative esperienze
lavorative e importanti riconoscimenti professionali acquisiti sul
campo.<br />
Grazie al sostegno del partner tecnico <a href="http://ugocomunica.blogspot.it/" target="_blank"><b>UGO – ComunicoErgo Sum</b></a> e delle <b>testate giornalistiche</b> <a href="http://www.lanuovaecologia.it/" target="_blank">La Nuova Ecologia</a>, <a href="http://www.ambienteambienti.it/" target="_blank">Ambient&Ambienti</a>, <a href="http://www.teleradiosansevero.tv/" target="_blank">Canale 99TV-TRSS</a><i>, </i><a href="http://www.tvgargano.it/" target="_blank">TvGargano.it webtv</a>, <a href="http://www.culttime.it/" target="_blank">Culttime.it</a>, <a href="http://www.ilcambiamento.it/" target="_blank">IlCambiamento.it </a>e <a href="http://www.studio9tv.com/" target="_blank">Studio 9TV webtv</a>, i corsisti avranno modo di realizzare degli <b>elaborati scritti, video e fotografici </b>che saranno, in seguito, pubblicati dai <b>media partner</b>.<br />
Il workshop vede il patrocinio e la preziosa collaborazione di: <a href="http://www.provincia.foggia.it/" target="_blank">Provincia di Foggia</a>, <a href="http://www.parcogargano.gov.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx">Parco Nazionale del Gargano</a>, <a href="http://www.comunelesina.it/nexus/default.asp">Comune di Lesina</a>, <a href="http://www.odg.it/">Consiglio Nazionale dei Giornalisti</a>, <a href="http://www.og.puglia.it/cgi-bin/odg.cgi">Ordine dei Giornalisti della Puglia</a>, <a href="http://www.assostampa.it/">Assostampa Puglia</a>, <a href="http://cngeologi.it/">Consiglio Nazionale dei Geologi</a>, <a href="http://www.geologipuglia.it/home/">Ordine dei Geologi della Puglia</a><i>, </i><a href="http://www.ordineavvocatilucera.it/">Ordine degli Avvocati di Lucera</a>, <a href="http://www.ordineavvocatifoggia.it/">Ordine degli Avvocati di Foggia</a>, <a href="http://www.legambientepuglia.it/">Legambiente Puglia</a>, Legambiente Circolo “Andrea Pazienza” San Severo, <a href="http://faifoggia.blogspot.it/">FAI Delegazione di Foggia</a>, <a href="http://www.sigeaweb.it/sigeapuglia.html">SIGEA Puglia – Società Italiana di Geologia Ambientale</a>, <a href="http://rmm.fg.ismar.cnr.it/">CNR Ismar Lesina</a>, <a href="http://www.amicidellalaguna.it/">Associazione Amici della Laguna</a>, <a href="http://www.aivve.it/">AIVVE – Associazione Italia Verde Volontari per l’Europa</a>, <a href="http://bioegeoenergia.blogspot.it/">Bio&Geo</a>.
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-50210819002908542092013-02-06T03:03:00.001-08:002013-02-06T03:03:32.543-08:00La “linea verde” obbligatoria per i comuni italiani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxKZRX8spQJ-L7zgybmstrMmfgOkWF1tTl6LdU6KjanfgXq5wYqyhr0f4aqS1-FEyhtS44fcYvrt5vabKsARlSh7vutxZ2YoU38YQ3Ivs3144F1F6RdK8lDvMgfYNzEm9NBUSoA3gfVjrE/s1600/alberi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxKZRX8spQJ-L7zgybmstrMmfgOkWF1tTl6LdU6KjanfgXq5wYqyhr0f4aqS1-FEyhtS44fcYvrt5vabKsARlSh7vutxZ2YoU38YQ3Ivs3144F1F6RdK8lDvMgfYNzEm9NBUSoA3gfVjrE/s320/alberi.jpg" width="320" /></a></div>
<i><b>Gli enti locali devono piantare un albero per ogni neonato. Entra
in vigore il 16 febbraio la legge 10/13. Istituita la «Giornata
nazionale degli alberi». </b></i><br />
<br />
Se c’è bisogno di una legge per
costringere i comuni ad adottare la “linea verde” che in un Paese
normale dovrebbe essere una scelta “naturale” per ovviare alla
cementificazione dei territori e all’inquinamento, allora siamo davvero
alla frutta. In ogni caso Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello
dei Diritti” accoglie con spirito positivo l’entrata in vigore, si spera
definitivamente, della legge 10/2013 pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale 27/2013 che rende obbligatorie nuove e più rigorose norme a
carico degli enti locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.<br />
<a name='more'></a><br />
Tra
le novità più rilevanti, vi è l’obbligo di piantare un albero per ogni
bambino nato o adottato nel Comune entro sei mesi dalla nascita o dal
provvedimento di adozione. In questo modo, saranno più brevi i termini
stabiliti dalla legge 113/92, a carico delle amministrazioni per
adempiere a tali obblighi.<br />
Con l’entrata in vigore della legge a
partire dal 16 febbraio prossimo venturo, viene anche istituita una
«Giornata nazionale degli alberi» che dovrà tenersi il 21 novembre di
ogni anno.<br />
A carico degli enti locali che si renderanno inadempienti
si porrà l’obbligo di approvare entro il 31 dicembre di ogni anno le
varianti urbanistiche necessarie per assicurare il rispetto delle
quantità minime di spazi pubblici riservati alle attività collettive, a
verde pubblico o a parcheggi in rapporto agli insediamenti residenziali e
produttivi.<br />
Per la vigilanza sul rispetto della legge in questione
si occuperà il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito
presso il ministero dell’Ambiente.<br />
<br />
Sportello dei Diritti
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-51127602936498918932013-02-06T03:01:00.003-08:002013-02-06T03:01:54.315-08:00Italiani sempre più “eco”: il 12% sceglie l’energia verde<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKue5bKECKmUVCDF-9K1L1DrOd2CtWJmb-nSi_dWDVmE5gIZyWStqTXaqxWTMZOiBbOA9rkZBL-4Zrkh0aXY7CBqSQ2xHlevNxUNIKZxV8lyza0LptbfdTQH07Cc5kQSfVugdG1HDmctz4/s1600/images.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKue5bKECKmUVCDF-9K1L1DrOd2CtWJmb-nSi_dWDVmE5gIZyWStqTXaqxWTMZOiBbOA9rkZBL-4Zrkh0aXY7CBqSQ2xHlevNxUNIKZxV8lyza0LptbfdTQH07Cc5kQSfVugdG1HDmctz4/s1600/images.jpg" /></a></div>
<i>Molti italiani sono disposti a spendere di più in bolletta pur di
dare una mano al pianeta: gli ultimi dati dell’Osservatorio SuperMoney,
portale per il confronto dell’energia, rivelano che negli ultimi sei
mesi i consumatori alla ricerca di una fornitura di elettricità da fonti
rinnovabili sono passati dall’8 al 12%. Molti dei principali operatori
energetici propongono tariffe “eco” che, a fronte di pochi centesimi in
più al mese, garantiscono l’utilizzo di energia rinnovabile. </i><br />
<br />
Sono
tanti gli italiani disposti a “un piccolo sacrificio economico” in nome
dell’ecologia: i dati dell’Osservatorio SuperMoney, portale per il
confronto delle tariffe di energia, rivelano che il 12% dei consumatori
cerca tariffe “ecologiche”, che forniscano elettricità proveniente da
fonti rinnovabili. Solo 6 mesi fa, questa percentuale era pari all’8%.<br />
<a name='more'></a><br />
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1005642240348352805" name="more"></a>La sensibilità nei confronti dell’energia verde
appare in aumento, complice anche una riduzione dei costi delle energie
rinnovabili.<br />
L’analisi condotta da SuperMoney ha messo a confronto i
prezzi di alcune tariffe classiche con quelli delle offerte “eco”
proposte dalle stesse compagnie. La media è stata calcolata sulla base
dei primi quattro operatori più convenienti (Enel Energia, Eon, A2A,
Blue META) che propongono anche tariffe “verdi”.<br />
<br />
Energia tradizionale Energia verde Quanto costa essere ecologici?<br />
<br />
1500 kWh / anno € 233,90 € 271,43 € 37,52/anno - 0,10 €/giorno<br />
<br />
2000 kWh / anno € 319,63 € 363,69 € 44,06/anno - 0,12 €/giorno<br />
<br />
2500 kWh / anno € 428,81 € 483,20 € 54,39/anno - 0,15 €/giorno<br />
<br />
Per
un consumo annuo di 2.500 kWh di elettricità, la differenza è di 54
euro all’anno: questo significa che con appena 15 centesimi al giorno è
possibile dare un contributo importante al risparmio energetico,
scegliendo le fonti rinnovabili.<br />
Per gli utenti con consumi più
ridotti di elettricità, la differenza di prezzo è ancora più
impercettibile: per chi utilizza 1500 kW/h di elettricità annua bastano
10 centesimi in più al giorno per avere una tariffa “green” (costo
medio: 271 €) anziché una tariffa tradizionale (costo medio 234 €).<br />
Sono
già numerose le compagnie sul mercato che propongono offerte ad hoc per
chi desidera contribuire al risparmio di energia con una fornitura
“green”.<br />
“Questi dati evidenziano una situazione molto positiva: da
un lato, i fornitori di energia riescono a proporre offerte competitive
per le fonti rinnovabili, con una differenza di prezzo minima rispetto
alle tariffe tradizionali; dall’altra, i consumatori si mostrano aperti e
ricettivi nei confronti delle forniture ecologiche, segno di una
crescente sensibilità ambientale”, commenta Andrea Manfredi,
Amministratore Delegato di SuperMoney. “La scelta di molti cittadini a
favore dell’energia proveniente da fonti rinnovabile può a sua volta
rappresentare un incentivo per i produttori di energia nella direzione
di un sempre maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili”. <br />
<br />
<a href="http://www.supermoney.eu/" target="_blank">www.supermoney.eu</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-68849248535299722432013-01-15T03:08:00.002-08:002013-01-15T03:08:31.791-08:00La caduta dei prezzi delle energie rinnovabili risveglia l'interesse dei legislatori<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhofsJrtfymxRPPBml7hiBY4krDeqW6ROSpa8qTMk_g-7M5OowWCiPX_IlJYCZl_G2khRI3fmCku-izPYMqUV7297hARkWmFAyOYxJ0dncoBE7jAJhwgTc2PPMmtTQF2QCeon53j-Yve9w/s1600/energie_rinnovabili5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhofsJrtfymxRPPBml7hiBY4krDeqW6ROSpa8qTMk_g-7M5OowWCiPX_IlJYCZl_G2khRI3fmCku-izPYMqUV7297hARkWmFAyOYxJ0dncoBE7jAJhwgTc2PPMmtTQF2QCeon53j-Yve9w/s320/energie_rinnovabili5.jpg" width="320" /></a></div>
Le energie rinnovabili sono entrate in un nuovo ciclo virtuoso di caduta dei costi, crescente implementazione e accelerato progresso tecnologico, secondo quanto rivelato da una relazione senza precedenti dell'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili.<br /><br /> Le energie rinnovabili sono entrate in un nuovo ciclo virtuoso di caduta dei costi, crescente implementazione e accelerato progresso tecnologico, secondo quanto rivelato da una relazione senza precedenti dell'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili.<br />
<a name='more'></a><br />Il costo dell'energia solare, per esempio, è sceso al di sotto del costo di produzione del gasolio in tutto il mondo per le comunità fisicamente lontane dalle reti di distribuzione dell'elettricità.<br /><br />Il dibattito pubblico sulle energie rinnovabili continua tuttavia a soffrire di una superata percezione secondo la quale le energie rinnovabili non sono competitive, frapponendo un significativo quanto inutile ostacolo al loro impiego.<br /><br />Costi di produzione delle energie rinnovabili nel 2012: La panoramica, resa nota durante l'assemblea annuale di IRENA in occasione del Vertice Mondiale delle Energie del Futuro (World Future Energy Summit, WFES) di Abu Dhabi, rappresenta l'analisi più esaustiva dei costi e delle prestazioni degli attuali impianti di produzione delle energie rinnovabili.<br /><br />Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.<br /><br /><a href="http://www.businesswire.com/" target="_blank">Business Wire 2013</a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-36763166811337895992012-11-27T14:27:00.004-08:002012-11-27T14:27:52.016-08:00Pannelli solari, tra pochi anni saranno in plastica riciclabile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxoP9sN9nXQbjGgaYQ8A6G5zIrVSLhyphenhyphenf2CF2F6sLAsxAMvTAXnbEDHKAN2n-8GAp9-HS1PWvyL_EHs_dsJXNwnu0Oc1cc5E2qaE_dgYeyp1tgWEjOlkyWVk723fh9vAqjJf1z7OYcYOw/s1600/pnnsol.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxoP9sN9nXQbjGgaYQ8A6G5zIrVSLhyphenhyphenf2CF2F6sLAsxAMvTAXnbEDHKAN2n-8GAp9-HS1PWvyL_EHs_dsJXNwnu0Oc1cc5E2qaE_dgYeyp1tgWEjOlkyWVk723fh9vAqjJf1z7OYcYOw/s320/pnnsol.jpg" width="320" /></a></div>
La notizia risale a qualche giorno fa, e sembra promettere davvero bene per il futuro. Un gruppo di ricercatori italiani, in collaborazione con colleghi americani e britannici, sta lavorando alla messa a punto di uno speciale polimero plastico che consentirà di produrre pannelli fotovoltaici riciclabili.<br /><br />Grazie a questi innovativi pannelli sarà dunque possibile produrre energia elettrica in modo pulito utilizzando materiali ecocompatibili, ma non solo: il loro costo sarà molto più contenuto rispetto ai pannelli al silicio oggi disponibili.<br /><br />La realizzazione di questi polimeri aprirà inoltre la strada a nuovi utilizzi dei pannelli fotovoltaici, che potranno essere installati anche sui vetri, sui tessuti e sulle grandi superfici. La loro efficienza non sarà paragonabile a quella dei pannelli al silicio, ma questo aspetto negativo sarà senza dubbio compensato dalla varietà di nuovi ambiti di applicazione altrimenti irraggiungibili.<br /><br />www.sunatwork.bizAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-51366231859238738542012-11-26T09:53:00.001-08:002012-11-26T09:53:52.332-08:00Fotovoltaico: un settore che non conosce crisi, Italia leader in Europa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHBwlN0XN-WJ5vOxo3vrQE5uzOR_62Sso9PHYA2R4sEnVI39isZHYKFRq5kYwCEw6aZKm3HgIFe0Vs7fCZsMJNbTD-T0_cNQ8tegYIj5SedYZvuRQyPgqm29FHGCZB7BEnW1PDzNMEt3Q/s1600/pannelli_fotovoltaici.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHBwlN0XN-WJ5vOxo3vrQE5uzOR_62Sso9PHYA2R4sEnVI39isZHYKFRq5kYwCEw6aZKm3HgIFe0Vs7fCZsMJNbTD-T0_cNQ8tegYIj5SedYZvuRQyPgqm29FHGCZB7BEnW1PDzNMEt3Q/s320/pannelli_fotovoltaici.jpg" width="320" /></a></div>
Come si evince infatti dal Global Market Outlook sul fotovoltaico, pubblicato dalla European Photovoltaic Industry Association, l'Europa è leader mondiale nel fotovoltaico con il 75% del totale della potenza installata a livello mondiale. L'Italia è a sua volta leader europea dal 2011, con la maggior concentrazione di impianti nelle regioni adriatiche.<br /><br />Questi dati mettono in luce come il fotovoltaico sia ormai percepito come una tecnologia affidabile e, grazie agli incentivi statali garantiti dal Conto Energia, anche conveniente.<br /><br />Chi sceglierà infatti di installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione, potrà beneficiare degli incentivi statali resi disponibili dal Governo mediante il Quinto Conto Energia.<br />
<a name='more'></a><br />L’impianto, inoltre, andando a creare una rendita per 20 anni, costituisce un investimento e non una spesa. L’energia prodotta genererà infatti ricavi superiori al costo di installazione e mantenimento grazie al risparmio sulla bolletta e agli incentivi statali. Una rendita annuale quindi, al riparo dai rischi di oscillazioni di mercato cui sono soggette altre forme di investimento.<br /><br />www.enelgreenpower.com<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-26428630467667106002012-11-23T00:40:00.000-08:002012-11-23T00:40:07.861-08:00Bio&Geo e La Banca del Sole in partnership per la promozione delle energie rinnovabili <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmvtvN7-YTa-l2LqIFl61-8z21T5o0-ttk9lCCGpq8ZSsyxjvo8-4csskM1NAG9HYl-qmpbWlnpafIaBcIwlILPA6mdwOPQsRz6Lm2KWgIJviN1opAcA3MOjFUn5pe3kTdDn5PTNyt6qQ/s1600/bio%2526geo300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmvtvN7-YTa-l2LqIFl61-8z21T5o0-ttk9lCCGpq8ZSsyxjvo8-4csskM1NAG9HYl-qmpbWlnpafIaBcIwlILPA6mdwOPQsRz6Lm2KWgIJviN1opAcA3MOjFUn5pe3kTdDn5PTNyt6qQ/s1600/bio%2526geo300.jpg" /></a></div>
<b>Il territorio, innanzitutto. Bio&Geo e La Banca del Sole insieme
per l’efficientamento energetico e la diffusione delle energie
rinnovabili. </b><br />Il protocollo d’intesa, firmato nella sede di via Mario
Carli, 64 de La Banca del Sole, a San Severo (FG), ha l’obiettivo di
promuovere una sinergia costruttiva alle Amministrazioni Locali di
Capitanata, sempre più attive grazie alle opportunità offerte dalla
green economy. Sono diverse e rilevanti le iniziative che Bio&Geo e
La Banca del Sole hanno in cantiere, tra cui l’intenzione di recupero e
rilancio di aree aziendali dismesse, dove i costi energetici delle
attività saranno ottimizzati grazie all’energia prodotta da micro
cogeneratori, micro e mini eolico e fotovoltaico a concentrazione. <br />“La
nostra filosofia è che l’energia ancor prima di produrla va risparmiata
̶ dichiara Nico Palatella, general manager di Bio&Geo, che
continua ̶ grazie al nostro staff tecnico e alla collaborazione con
l’Assessorato alle Fonti Energetiche e l’Ambiente della Provincia di
Foggia, la BCC di San Giovanni Rotondo e, ora, con <br />
<a name='more'></a>gli amici de La Banca
del Sole, proporremo al territorio soluzioni di efficientamento
energetico come l’uso di lampade a led per l’illuminazione pubblica, la
diffusione delle energie rinnovabili e la promozione della mobilità
sostenibile”. <br />Giancarlo Dimauro presidente de La Banca del Sole:
“Insieme a Bio&Geo proporremo soluzioni ad alta tecnologia con alta
resa, impiegando risorse umane del territorio e favorendo le stesse per
generare lavoro specializzato e qualificato”. Continua: “È nostra
intenzione dare impulso alla Borsa Green Locale e Sostenibile, un
contenitore dell'innovazione dove quotare le aziende più virtuose,
rendendole appetibili agli occhi di investitori e imprenditori locali e
non, efficientandole energicamente e concedendo loro il bollino di
azienda green”. <br />Anche il comparto agricolo rientra nei progetti di
Bio&Geo e La Banca del Sole. I due partner hanno il fine di testare
la possibilità di adottare sui territori di competenza rotazioni
colturali sostenibili dal punto di vista ambientale (ridotto uso di
fertilizzanti chimici, minime lavorazioni, salvaguardia e ripristino
della sostanza organica del terreno), finalizzate alla produzione di
materie prime per l’alimentazione umana, la zootecnica e la produzione
di biomasse per energia rinnovabile, oltre all’utilizzo di cascami,
residui agricoli e da allevamento, scarti di lavorazione industriale di
trasformazione, al fine di produrre energia elettrica, termica e
biocarburanti.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-52796264357624209952012-11-02T03:13:00.001-07:002012-11-02T03:13:26.664-07:00Geoscambio. Potenziale futuro energetico per Campania, Calabria, Puglia e Sicilia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhghkbRcsqrjSJnY0dKBl_Tak8GHIOrl3n4B0NxFoz8Y9ZdCbPwPiKg738y30W45SW4nvwu_JoKsCQMTLNiM8fNo3c-jtQ619u1STMyjA2m2GiPyOHl0GV8JPBXRgC7CL_maoNQVUWKdmg/s1600/geoscambio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhghkbRcsqrjSJnY0dKBl_Tak8GHIOrl3n4B0NxFoz8Y9ZdCbPwPiKg738y30W45SW4nvwu_JoKsCQMTLNiM8fNo3c-jtQ619u1STMyjA2m2GiPyOHl0GV8JPBXRgC7CL_maoNQVUWKdmg/s320/geoscambio.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Il geoscambio, l'energia che si può scambiare con la Terra, potrebbe divenire il futuro energetico per Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il sistema consiste nel prelevare d'estate l'aria calda immagazzinandola nei primi metri del suolo, per esser poi ripresa e utilizzata per il riscaldamento in inverno. Sono 23 i siti, censiti da una ricerca realizzata dal CNR e dal Ministero dello Sviluppo Economico, dove sono presenti sorgenti di acqua idrotermale.</b><br /><br />Anche Campania, Calabria, Puglia e Sicilia potrebbero sfruttare l’energia geotermale che proviene dal sottosuolo. Sono 23 i siti dove sono presenti sorgenti di acqua idrotermale e sono stati censiti da Vigor (Valutazione del potenziale Geotermico delle Regioni della convergenza), progetto nato dalla collaborazione tra Cnr e Ministero dello Sviluppo Economico.<br />
<a name='more'></a><br />La mappa indica sia i luoghi in cui è possibile attingere energia geotermica sia quelli che potenzialmente si possono utilizzare per il geoscambio.“Il geoscambio – spiega Marina Iorio dell’IAMC-CNR (istituto per l’Ambiente marino Costiero) - è l'energia che si può scambiare con la Terra.”<br /><br />Questo sistema consiste nel prelevare d'estate l'aria calda immagazzinandola nei primi metri del suolo. D'inverno può, poi, esser ripresa e utilizzata per il riscaldamento.<br /><br />In pratica si tratta di sistemi di climatizzazione già sperimentati in diverse nazioni come Svezia, Canada, Svizzera. Anche in Trentino Alto Adige ci sono diversi impianti.<br /><br />Un circuito di fluido (anche semplice acqua) si affonda nel terreno e una pompa di calore bidirezionale vi trasferisce il caldo estivo che si riutilizza quando arriva la stagione fredda. Il contrario si fa d’estate.<br /><br />Bastano pochi gradi di differenza tra la temperatura ambiente e quella che viene dai tubi del geoscambio e la pompa di calore è in grado di moltiplicarla da tre a sette volte.<br /><br />Con un edificio ben isolato i risparmi possono raggiungere il 40-50%.<br /><br />“L'Italia sconta un pesante ritardo nelle pompe di calore geotermiche – dice Sergio Chiesa del CNR, autore di un recente studio – perchè rappresentano solo l'8% della geotermia italiana. Eppure questo è oggi, su scala mondiale, uno dei settori più dinamici nelle rinnovabili”.<br /><br />I due più grandi impianti di geoscambio d’Europa sono stati realizzati in Italia dalla svedese Ikea. Il primo, con 304 sonde, si trova a Corsico e il secondo a Parma con 213 sonde.<br /><br />FONTE: Terna Web Magazine <br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-37651293101844136272012-09-24T01:15:00.003-07:002012-09-24T01:15:44.027-07:00Auto elettriche: scattano gli incentivi per il 2013<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_gOz4p-nvHbRWB9iJ8VH49x_2aQa4-zFwvJyh_sNQ0aFvE3acupHXwMUw32TcmF2HY9O6e7ajzag2TjFnS241cH9_JdHiSnjS8bSM7zkUoxHnsB8OrY0VxaTtp_kcaFnLPSmpvoPtTQU/s1600/auto_elettriche_sondaggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_gOz4p-nvHbRWB9iJ8VH49x_2aQa4-zFwvJyh_sNQ0aFvE3acupHXwMUw32TcmF2HY9O6e7ajzag2TjFnS241cH9_JdHiSnjS8bSM7zkUoxHnsB8OrY0VxaTtp_kcaFnLPSmpvoPtTQU/s320/auto_elettriche_sondaggio.jpg" width="320" /></a></div>
È stato approvato qualche giorno fa il Decreto Sviluppo che prevede lo stanziamento di incentivi statali per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale (auto elettriche, ibride, a Gpl, a metano, a biometano, a biocombustibili e a idrogeno). Se ne era già parlato per il 2012, ma gli incentivi partiranno solo a gennaio 2013 con una pianificazione annuale fino al 2015.<br />Proprio qualche giorno fa si è svolto a Milano un incontro dal titolo “Una scossa alla città” incentrato sui temi della mobilità sostenibile. Ma cosa ne pensano gli italiani?<br />Sempre più dati confermano il calo della vendita di automobili in Italia: meno sono le auto in circolazione, meno sono le seconde auto per famiglia e meno sono quindi le auto acquistate, mentre sembrano in aumento quelle rottamate. <br />
<a name='more'></a>Durante il convegno è stato quindi messo in luce che gli italiani considerano l’auto elettrica o ibrida, una valida alternativa alle automobili di vecchia generazione, sia in una visione di maggior rispetto per l’ambiente (e quindi una miglior vivibilità delle città), sia per un reale risparmio sull’acquisto di carburanti.<br />Purtroppo però il dato non sembra riflettersi sui reali acquisti: ad oggi poche sono le auto ibride vendute e ancora meno quelle elettriche. La causa principale risiede nel prezzo, ancora troppo alto, delle auto di nuova generazione. Ecco perchè più di un italiano su tre si dice d’accordo con gli incentivi verso le auto a basse emissioni e pensa di approfittarne non appena disponibili.<br />Ma vediamo nel dettaglio il piano incentivi presentato nel nuovo Decreto Sviluppo.<br />A partire da gennaio 2013 saranno stanziati in tutto 140 milioni di euro, suddivisi in 50 milioni per il 2013 e 45 milioni per il 2014 e il 2015.<br />L’incentivo al singolo, verrà corrisposto in base alla quantità di emissioni della nuova auto acquistata per un massimo di 5000 euro (per autovetture da 0 a 50 g/km di CO2).<br />Gli incentivi non saranno totalmente erogabili verso privati cittadini perchè il 70% sarà destinato a taxi, veicoli commerciali e auto aziendali con il vincolo di rottamare un vecchio veicolo (immatricolato almeno 10 anni fa). Vincolo che non sussite invece per quel 30% destinati ai privati.<br />L’abbassamento sostanziale degli incentivi che erano stati previsti nel 2012 e la cifra che andrebbe a “scontare” l’acquisto di una nuova auto (considerata poca cosa dalla maggior parte degli interessati, visto che un’auto elettrica costa circa 30.000 euro), nonché il vincolo di rottamazione imposto alle aziende, non hanno convinto molti degli addetti ai lavori che considerano la manovra insufficiente.<br />Ciò nonostante si tratta di un primo passo verso una mobilità maggiormente sostenibile e l’augurio è che gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o a basse emissioni di CO2 non rimangano isolati in questo panorama di cambiamento delle abitudini di spostamento degli italiani.<br />Il mercato dell’auto e quello delle auto elettriche in particolare, sembrano ancora sostanziamente in una fase di immobilità. Nonostante questo molte sono le case automobilistiche che negli ultimi anni hanno investito in tecnologia per mettere a punto modelli sempre più ecocompatibili e anche Enel, come primo fornitore energetico, si è attivata firmando un accordo con Nissan per la promozione di un pacchetto comprendente l’cquisto di una vettura elettrica e la fornitura casalinga di elettricità necessaria per la ricarica presso il proprio garage.<br />Le iniziative quindi non mancano e, sebbene gli incentivi siano una necessità, dovranno essere pianificate anche le infrastrutture adeguate, una riorganizzazione della mobilità cittadina e una maggior consapevolezza personale e collettiva. La strada per la mobilità sostenibile oggi più che mai sembra l’unica percorribile, sia per una ripresa dei mercati dell’auto e del suo indotto sia, soprattutto, per dare un futuro alle nostre città rendendole più a misura d’uomo, come già altre realtà europee sono riuscite a fare.<br /><br />fonte: <a href="http://www.dialogo.it/" target="_blank">www.dialogo.it</a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-34276401671133510512012-09-24T01:12:00.000-07:002012-09-24T01:12:01.171-07:00Auto elettriche o car sharing? gli italiani e la ecosostenibilità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHsro229Hfp1X79Rve1BGpYhS2CfEteGGw2tGNYquJ6G4mgiKTyGPPVRTkuD1VqFAFewqxVAAt8L6RaC4q8UeL6wZ7DiPFGzh90h-iAAaW8tYP5heNPq5QGTJ5X_3GGWEY7JymfWBBJ4A/s1600/auto_elettrica_in_ricarica_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHsro229Hfp1X79Rve1BGpYhS2CfEteGGw2tGNYquJ6G4mgiKTyGPPVRTkuD1VqFAFewqxVAAt8L6RaC4q8UeL6wZ7DiPFGzh90h-iAAaW8tYP5heNPq5QGTJ5X_3GGWEY7JymfWBBJ4A/s320/auto_elettrica_in_ricarica_web.jpg" width="320" /></a></div>
<i>Il 49% degli italiani sarebbe disposto a cambiare la propria auto con una elettrica ma solo se allo stesso prezzo e il 22% cercherebbe di condividere le spese per l’impianto di ricarica dell’auto con qualche amico L’88% è favorevole al car-sharing anche mettendo a disposizione la propria auto </i><br /><br />La sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sono temi sempre più in primo piano anche nel settore automobilistico, un campo in cui la ricerca, negli ultimi anni, si è concentrata nell’individuazione e sviluppo di tecnologie a impatto zero. Nonostante questo, quasi 3 italiani su 10 ancora non conoscono la classe euro della propria automobile: è quanto emerge da un’indagine del Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online. Dalla ricerca risulta infatti che se il 19% del campione non è certo della classe Euro della propria macchina, quasi un italiano su 10 (9%) confessa di ignorarla del tutto.<br />
<a name='more'></a><br />Rimandate in materia ‘Classe Euro’ le donne, bocciati i ragazzi: il 23% delle appartenenti al gentil sesso afferma infatti di non essere poi così certo di quanto inquini la propria auto e ben il 22% degli under25 confessa candidamente di non conoscere la classe euro.<br /><br />L’ecosostenibilità è indubbiamente un tema caldo, rilanciato anche dalla ricerca di auto parsimoniose nei consumi, ma gli italiani quanto sono realmente sensibili a questa esigenza sempre più incombente? La maggioranza (49%) alla domanda ‘Auto ecologica?’ risponde ‘Sì, grazie…ma solo se allo stesso prezzo della mia’, il 22% sarebbe disposto a spendere solo fino a 1.000€ in più al momento dell’acquisto per un’auto meno inquinante, mentre uno su cinque (20%) si dimostra scettico rispetto alla conversione all’elettrico, convinto che passerà ancora molto tempo e dichiara non aver intenzione di essere un precursore in questa tendenza. Infine il 9% del campione intervistato, esasperato dai continui rincari del carburante e con un occhio di riguardo alle tematiche ‘green’, ammette che rinuncerebbe addirittura alle vacanze pur di avere un’auto che inquini meno e che faccia risparmiare al momento del ‘pieno’.<br /><br />Sul fronte ‘auto elettriche’ il 45% degli italiani dichiara che in caso di acquisto vorrebbe dotarsi anche dell’apparecchiatura per la ricarica, il 22% dividerebbe la spesa con un amico o un vicino di casa mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi rivolgersi di volta in volta ai punti di ricarica disponibili. Infine, un più confuso 14% non ha ancora le idee ben chiare in materia, forse perché le informazioni che sono giunte finora non sono state molto precise.<br /><br />Oggi una valida alternativa all’auto elettrica è rappresentata dal car-sharing: condividere lo stesso mezzo con più persone è un buon modo per risparmiare e impegnarsi a inquinare meno. Il 44% degli intervistati ammette di essere a favore di questa iniziativa, ma purtroppo constata che nella propria zona il car-sharing è ancora un miraggio; il 21% degli italiani, attento all’ambiente e alle emissioni, ammette di trovarla una bella idea, mentre di opinione diametralmente opposta risulta il 13% del campione che, al grido di ‘ognuno con la propria auto!’ dichiara di non credere affatto in questo tipo di servizio. Alcuni italiani (23%), infine, si confermano gelosi del proprio mezzo di trasporto dichiarando di essere sì favorevoli al car-sharing, ma solo a patto di non mettere a disposizione la propria auto<br />Nel complesso, dunque, il quadro raffigura un’opinione diffusa decisamente favorevole al car-sharing, frutto, probabilmente, della continua caccia al risparmio e dell’insostenibile congestione di molte città.<br /><br />L’indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale sulle preferenze degli italiani riguardo al car-sharing: se fiorentini (39%), bolognesi (28%) e romani (26%) si professano attenti all’ambiente e alle emissioni nocive, sono per lo più cagliaritani e bresciani (entrambi nel 48% dei casi) ad ammettere che la propria zona è carente in materia. E mentre i veronesi (20%) sono tra gli italiani che credono meno in questa pratica di mobilità ecosostenibile, milanesi (32%), palermitani (28%) e torinesi (23%) dichiarano che il principio del car-sharing è sì lodevole, ma guai a metterlo in pratica condividendo la propria auto.<br /><br />‘L’ecosostenibilità, oltre ad essere un vantaggio per la salute e l’ambiente, sta diventata oggi un’opportunità per risparmiare sul costo dei carburanti – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line –. Per questo consideriamo importanti i progressi e le innovazioni messe in atto dalle aziende automobilistiche e le iniziative delle amministrazioni comunali che favoriscono la diffusione dei servizi di car-sharing tra i cittadini. Le auto ibride o elettriche hanno ancora costi molto alti ma il futuro potrebbe riservarci delle sorprese interessanti.’<br /><br />fonte: <a href="http://www.directline.it/" target="_blank">www.directline.it</a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-21711422099857795342012-08-22T15:19:00.003-07:002012-08-22T15:20:44.117-07:00Chiudono le due grandi industrie del fotovoltaico europeo, la Cina non lascia scampo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3uLK7wRgn2BSwgAZ0-L0NlHf2CpkpAZDqoxYMVTngJj7dltnCVnKYG1dSCeLiseBzYAuM2prb2rYmT7JLmDEnH3zcRgz4RIQu51jOqBGSJEHEJnLFY3co2ZzHx7q03-TgPjD-NMayJkc/s1600/fotovol.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3uLK7wRgn2BSwgAZ0-L0NlHf2CpkpAZDqoxYMVTngJj7dltnCVnKYG1dSCeLiseBzYAuM2prb2rYmT7JLmDEnH3zcRgz4RIQu51jOqBGSJEHEJnLFY3co2ZzHx7q03-TgPjD-NMayJkc/s320/fotovol.jpg" width="320" /></a></div><i>La guerra è cominciata in primavera, gli Usa hanno messo in campo i dazi doganali per evitare il dumping cinese che, con i suoi prezzi sottocosto, faceva concorrenza sleale alle industrie del fotovoltaico americano. </i><br />
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In Europa non siamo riusciti a difenderci, la Cina aveva minacciato pesanti ripercussioni se l'Ue avesse messo dei dazi come l'amministrazione Obama. La tedesca Sovello e la danese Vestas stanno per chiudere i battenti. La prima, una delle aziende leader con sede nella Sassonia-Anhalt nell'est della Germania, deve ora mandare altre 500 lettere di licenziamento dopo le prime 500 di inizio agosto, nell'attuale situazione di insolvenza si e' riusciti solo a reperire i fondi per pagare i salari di questo mese.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
"Al di la' di questo mese non ci sono più soldi", ha precisato Floether, il curatore fallimentare, il quale ha aggiunto che la ricerca di un investitore disposto a rilevare l'azienda continua, anche se in mezzo alle difficoltà perché il fatturato nelle ultime settimane è fortemente regredito. Il presidente regionale del sindacato per la chimica e l'energia (IG Bce), Erhard Kopitz, ha chiesto al governo tedesco di intervenire con i fondi pubblici per salvare l'azienda:"chiudere gli occhi adesso senza fare nulla significa perdere tutto".<br />
<br />
La danese Vestas ha in programma il taglio di 3700 posti. "L'ulteriore riduzione della forza lavoro fa parte del programma di riduzione costi a cui Vestas sta lavorando dal novembre 2011", ha commentato l'ad del gruppo Ditlev Engel aggiungendo che gli oltre 250 milioni di euro di risparmi serviranno a tornare all'utile l'anno prossimo.<br />
<br />
fonte | it.ibtimes.com Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-47466845503382022152012-07-25T00:44:00.000-07:002012-07-25T00:44:06.887-07:00Arrivano le tegole fotovoltaiche: il tetto che produce energia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKTlLShyphenhyphenyclkQr_kaynpsiizDLgMZ3nA3o7HTFI4RxptuOB3V1ZHz39t4dlJKhK5XjMR_FdsaU29LL0P-IvTBTENDvEiEB0hfelOcoP4wZC3A7rye8-Gfv3cPmcR0mCPTYBDfGydWqDI/s1600/04tegola_fotovoltaica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKTlLShyphenhyphenyclkQr_kaynpsiizDLgMZ3nA3o7HTFI4RxptuOB3V1ZHz39t4dlJKhK5XjMR_FdsaU29LL0P-IvTBTENDvEiEB0hfelOcoP4wZC3A7rye8-Gfv3cPmcR0mCPTYBDfGydWqDI/s320/04tegola_fotovoltaica.jpg" width="320" /></a></div>Dopo i pannelli fotovoltaici da installare sul tetto o in giardino, arrivano le tegole fotovoltaiche: perfettamente integrate nella struttura dell’edificio, efficienti e soprattutto belle da vedere. Il problema estetico è infatti uno dei fattori che hanno finora ostacolato la diffusione dell’energia solare in Italia, un paese ricco di borghi antichi e centri storici dove l’installazione dei pannelli solari è non solo antiestetica, ma spesso vietata dalla legge.<br />
<br />
La tegola solare permette di ovviare a questo inconveniente. Già presente sul mercato da più di un anno, il prodotto si è infatti perfezionato e diversificato in modo da integrarsi sempre meglio nel paesaggio. Sono oggi disponibili sia tegole che coppi fotovoltaici.<br />
<br />
Le tegole sono di fatto piccoli pannelli solari da applicare sulla parte piatta di ogni tegola o tra una tegola l’altra. La differenza rispetto a un tetto tradizionale è percepibile, ma siamo ben lontani dall’impatto estetico di una copertura costituita interamente da pannelli fotovoltaici. Inoltre, l’installazione richiede un rifacimento solo parziale del tetto e la resa può essere molto elevata.<br />
<br />
<a href="http://www.tuttogreen.it/ecco-le-tegole-fotovoltaiche-il-tetto-che-produce-energia/" target="_blank">leggi il resto dell'articolo su www.tuttogreen.it</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-26558291595020538812012-07-18T05:24:00.001-07:002012-07-18T05:24:19.437-07:002012 - L’anno del minieolico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDn0G8y3EsySF71xF_ZXWMz_pSTaBww2kTDaxgHI3JgzjfDJpqcl3xQvgquUrp5g-ZqXD5L5YqnGGhgSdfYsXap_ig6s4Uzin6LFhLEMtv2M1hlsR9uk-oIm0OIaoP6-E54-zqGbtLjI/s1600/save-the-planet.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDn0G8y3EsySF71xF_ZXWMz_pSTaBww2kTDaxgHI3JgzjfDJpqcl3xQvgquUrp5g-ZqXD5L5YqnGGhgSdfYsXap_ig6s4Uzin6LFhLEMtv2M1hlsR9uk-oIm0OIaoP6-E54-zqGbtLjI/s320/save-the-planet.png" width="258" /></a></div>
Dopo mesi e mesi di vicissitudini, finalmente è stato firmato il tanto atteso decreto sulle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche che regolerà il settore, anche del mini eolico, per i prossimi 3 anni a partire da Gennaio 2013. L’uscita dei nuovi decreti ha portato insoddisfazione in tutti i settori delle rinnovabili, ma noi come associazione di settore del minieolico, siamo fiduciosi. L’incertezza che regnava precedentemente era controproducente e bloccava qualunque iniziativa in corso.<br /><br />Gli imprenditori aspettavano di sapere come si sarebbero evolute le tariffe incentivanti, e nessuno pianificava gli investimenti, in un settore dove notoriamente gli istituti bancari non finanziano praticamente nessun progetto. Ora abbiamo un quadro certo, gli incentivi sono interessanti e la loro durata sicuramente favorisce le macchine di maggior qualità.<br /><br />Come associazione ci siamo confrontati per mesi con il Governo e molte delle nostre richieste sono state accolte, ovviamente non tutto è positivo. Avevamo chiesto maggior differenziazione di tariffe con un occhio di riguardo verso il microeolico, speravamo nella possibilità congiunta per i piccoli impianti dell’incentivazione e dello scambio sul posto ed anche quote incentivabili annuali separate dal grande eolico ma comunque possiamo ritenerci soddisfatti e guardare al futuro con ottimismo.<br />
<br />
<a href="http://www.agienergia.it/Notizia.aspx?idd=847&id=58&ante=0" target="_blank">leggi il resto dell'articolo su www.agienergia.it</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-68923046003098153132012-07-18T05:19:00.003-07:002012-07-18T05:19:56.497-07:00Energia: il 44% degli Italiani vorrebbe forniture rinnovabili<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFesosKpTx0M-tYJBP7Y7YbuwpicKKordH8gjYxcoOu0vPad56VN3y-5ULutkNW1bNfgkc9RTHGae6o_voeVTG6_N2EryGVwof1nOBEymLCMn0qMpPyf7zfs7nL65QAuWLkqbFZg32LzU/s1600/rinnov.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFesosKpTx0M-tYJBP7Y7YbuwpicKKordH8gjYxcoOu0vPad56VN3y-5ULutkNW1bNfgkc9RTHGae6o_voeVTG6_N2EryGVwof1nOBEymLCMn0qMpPyf7zfs7nL65QAuWLkqbFZg32LzU/s320/rinnov.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Bolletta più leggera o energia più pulita? </b>Certo, l’ideale sarebbe averle entrambe, ma non è affatto detto che, al momento della scelta, il risparmio economico sia la sola discriminante, nemmeno in momenti di crisi.<br /><br />Lo dimostra una recente ricerca di <a href="http://www.accenture.com/it-it/company/newsroom-italy/Pages/italy-news-interazioni-web-energie-rinnovabili.aspx" target="_blank">Accenture</a> sul rapporto fra consumatori e fornitori di energia elettrica nel mondo. Condotta su un campione di 10mila utenti in 19 paesi a regime di mercato libero, l’indagine si è concentrata su abitudini di consumo e grado di soddisfazione per i servizi ricevuti. Ma se, prevedibilmente, il 90% degli intervistati ha dichiarato che una fattura più “snella” sarebbe un’importante spinta per cambiare fornitore, un buon terzo ha manifestato anche un deciso interesse per soluzioni basate su energie rinnovabili. Ed è un ottimo segnale che, in Italia, questa percentuale cresca ben oltre la media mondiale, arrivando addirittura al 44%.<br />
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<a href="http://www.greenews.info/prodotti/mercato-dell%E2%80%99energia-il-44-degli-italiani-vorrebbe-forniture-rinnovabili-20120718/" target="_blank">leggi il resto dell'articolo su www.greenews.info</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1005642240348352805.post-11631273555458161662012-07-18T05:16:00.001-07:002012-07-18T05:16:07.493-07:00Al via la tracciabilità dei pannelli fotovoltaici<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoSU0HpXXKUHr29hSRbxYMQ5ulQrqjTToIAt9nxFcfL5ZcFSFyoRUWRWQ6eF_jGdMXpmKsh-qT78QuQFPizWb2ckj-FXWZrO7z4yWg19OCj94_-8-F1XuB5V3hSNaO-HLN3LvIn_2htXc/s1600/fotovoltaico-azienda.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoSU0HpXXKUHr29hSRbxYMQ5ulQrqjTToIAt9nxFcfL5ZcFSFyoRUWRWQ6eF_jGdMXpmKsh-qT78QuQFPizWb2ckj-FXWZrO7z4yWg19OCj94_-8-F1XuB5V3hSNaO-HLN3LvIn_2htXc/s320/fotovoltaico-azienda.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Le energie rinnovabili sono un ottimo sistema per rispettare l’ambiente</b>. Una di queste possibilità è offerta dal fotovoltaico, un metodo che consente di produrre energia a partire dal sole, una fonte inesauribile che può essere davvero un perfetto rimedio alla situazione attuale di incertezza dal punto di vista delle fonti per la produzione di energia. Ma che fine fanno i pannelli fotovoltaici quando non vengono più utilizzati? Diventano a tutti gli effetti dei rifiuti e come tali dovrebbero essere trattati. Per questo motivo esistono delle regole ben precise che riguardano lo <b>smaltimento dei pannelli solari</b>.<br /><br />Legambiente attraverso una nota ha ricordato che dal primo giorno del mese di luglio in corso esistono dei criteri ben specifici che riguardano lo smaltimento dei moduli fotovoltaici.<br />
<br /><a href="http://www.ecoo.it/articolo/energie-rinnovabili-al-via-la-tracciabilita-dei-pannelli-fotovoltaici/247/" target="_blank">leggi il resto dell'articolo su www.ecoo.it</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11098421178896913899noreply@blogger.com0